L’Athletic Terni sul traguardo della Maratona di New York. Merito di due famiglie ternane che, su iniziativa di Donatella Virili, sono partite per partecipare alla corsa podistica più famosa del mondo. La storia viene raccontata oggi nell’edizione ternana del Messaggero. E come molte volte succede, anche questa bella storia parte da un evento doloroso e dalla voglia di «chiudere un cerchio».
«Era l’inizio del 1987 – racconta Donatella – a dicembre mio padre ha fatto la sua prima Maratona di New York con mio fratello maggiore, nel 1992 l’ha fatta di nuovo con mio fratello minore e poi molte altre. Nel 1992 c’ero anche io con loro, da spettatrice, convinta che la Maratona non fosse per me» racconta Donatella Virili. «Una delle cose che mi ha insegnato mio padre è che lo sport è sacrificio, ma come tutto ciò che richiede uno sforzo poi restituisce sempre qualcosa». La passione per lo sport nasce, come detto in premessa, da un evento luttuoso. Ovvero la tragica scomparsa della sorella di Donatella che, giovanissima a soli 23 anni, a causa di una fulminante depressione, si tolse la vita. «Mentre mamma ha dovuto trovare subito le forze per andare avanti per noi tre figli, mio padre faticava a reagire. Così alcuni suoi amici lo hanno coinvolto nella passione per la corsa». Dal 2017 anche Donatella si appassiona all’attività podistica.
«Dentro di me tornava sempre quell’idea di chiudere un cerchio e andare a New York a correre la Maratona. I miei figli hanno capito quanto fosse importante e mi hanno detto che avrebbero corso con me. Lo stesso ha fatto la mia amica e le sue figlie». Così al traguardo del gruppo ternano arrivano tutti: Monica Barbonari (con un tempo di 4:08:46), Emanuele Scoppi (4:08:50), Luca Malerba (4:21:43), Donatella Virili (4:22:04), Lucrezia Arcangeli (4:26:00), Erica Scoppi (4:33:22), Ludovica Arcangeli (4:51:33) e Fabio Arcangeli (5:06:13). «Quello che si dice sempre sulla Maratona di New York non rende abbastanza. L’atmosfera che si vive è incredibile, la partecipazione della gente è straordinaria. Per tutti i 42 chilometri incita, grida, suona, canta e offre qualsiasi cosa ai partecipanti. I chilometri passano tra emozioni e sorrisi, nonostante la fatica. L’impresa nel nostro gruppo l’hanno fatta i ragazzi – conclude Donatella – perchè non è scontato che dei giovani si mettano a correre per accompagnare i genitori a fare una maratona, anche se è quella di New York. Un’esperienza del genere condivisa in famiglia è la cosa più bella. Ci siamo allenati insieme e abbiamo pianto all’arrivo. Consiglio a tutti di farla, è l’esperienza della vita».
Al traguardo, difendendo i colori dell’#iloverun Athletic Terni, è arrivata anche Sabrina Cuomo che ha concluso la Maratona con il tempo di 4:59:08.