L’Ironman di Cervia ha avuto tra i suoi protagonisti anche tre atleti dell’#iloverun Athletic Terni che con grande tenacia e coraggio hanno portato a termine la massacrante gara. Una prova composta da tre frazioni a cominciare da quella di nuoto nelle acque del mare cervese (3,8 chilometri), poi la frazione in bici verso Bertinoro e ritorno sulla costa (180 km), infine la maratona di 42,2 km con tre giri del percorso da 14 km per le vie di Cervia e Milano Marittima.
Tommaso Cresta al termine di una gara perfetta si classifica 87° assoluto su un totale di 2.179 partecipanti arrivati al traguardo (tantissime le defezioni lungo la corsa) e 19° nella sua categoria. Il tempo finale dice 9h 08m 45s tempo (1h 06m 04s nuoto, 4h 44m 21s bici, 3h 05m 35s corsa) e si tratta, per sua stessa ammissione, della miglior gara della sua vita: “Il primo Ironman di sempre per me, non avrei mai immaginato questo risultato. Non sono un nuotatore, ma la frazione in acqua è andata bene e insieme a Luigi Antonucci poi abbiamo completato con buon ritmo la frazione in bici. Nella maratona ho mantenuto le energie e ho tenuto un passo costante, questo mi ha permesso di classificarmi in una posizione sorprendente. Devo dire che è stata una grande emozione”.
Con Cresta per lunghi tratti della corsa, Luigi Antonucci alla fine si è piazzato 139° assoluto e 32° di categoria con il tempo totale di 9h 23m 55s (1h 00m 35s nuoto, 4h49m30s bici , 3h 20m 44s corsa): “Inizialmente dovevamo gareggiare sabato ma causa bufera e tempesta la gara è stata annullata e spostata alla domenica. Una bellissima giornata per una gara fantastica. Si trattava del primo full per me, quindi immaginate che sono partito con parecchia ansia. Ho nuotato oltre le aspettative e in bici il percorso è stato molto veloce e divertente, anche se bello intasato causa la concomitanza con il 70.3 nello stesso momento. La corsa con Tommaso è andata molto bene fino al 25° chilometro, poi ho avvertito un po’ di dolori alle gambe e ho deciso di arrivare sicuro al traguardo”.
Se Cresta e Antonucci hanno finito nelle posizioni di testa, semplicemente leggendaria la prestazione di Fabio Pinoca che prima dell’Ironman di Cervia praticamente non sapeva cosa fosse l’elemento acqua: “E’ stato il coronamento di un piccolo sogno. Vengo dal podismo e non avevo mai nuotato prima, nel senso che non sapevo proprio nuotare. E non avevo nemmeno mai pedalato su una bici da corsa. Per me la piscina è andare al Mare di Terni e sdraiarsi sul lettino”. E invece Pinoca ha portato a termine la sua impresa in 11h 56m 52s (1h 37m 37s nuoto, 5h 40m 05s bici, 4h 20m 20 corsa) piazzandosi 1.392° assoluto e 245° di categoria: “Dopo un intervento alla spalla a febbraio e un problema al ginocchio a maggio mi sono curato e allenato per partecipare a questo Ironman. In acqua è cominciata bene poi al 3° chilometro qualcuno mi è montato sopra e ho bevuto. Sono stato costretto a fermarmi, ma ho ripreso abbastanza bene. In bici sono andato all’attacco e poi nella frazione di corsa ho sentito dolore al ginocchio. Ho dovuto gestire lo sforzo andando con il mio passo, ma sono estremamente soddisfatto”. Un’impresa che ripaga di tutti i sacrifici fatti per questo 44enne operaio dell’Acciaieria che ci tiene a salutare i colleghi della 4° squadra e dedica il risultato a moglie e figli.